La ricetta usa un procedimento usato spesso nella cucina Livornese detto mettere sotto il pesto il pesce. In realta non c'è nessun pesto, come si potrebbe pensare per quello Genovese o Siciliano. La base è un miscuglio di olio, aglio, peperoncino e aceto,
In questo modo si può fare il baccalà ma anche il polpo, gli zerri, i datteri (cozze) ecc.
Il procedimento è molto antico, che risale addirittura ai Romani. La necessità era di conservare il pesce, facilmente deperibile, per alcuni giorni. Per altre preparazioni si aggiunge la cipolla (come le sarde in saór Veneziane), il prezzemolo ecc.
La mia personalizzazione è usare la pastella invece dell'infarinatura semplice. In questo modo si crea un contenitore che separa, in questo caso il baccalà, dalla marinatura, lasciando intatto il sapore e la morbidezza del baccalà che contrasta con l'acidità e il piccante della pastella che invece assorbe la marinata.
Con la scoperta delle Americhe sono stati introdotti nel nostro continente cibi come le patate, il mais, i fagioli...questo lo sanno tutti. Ma non tutti sanno che il Fagiolo dall'Occhio è l’unico fagiolo autoctono del Vecchio Mondo, Originario di Africa e Asia; conosciuto già dagli antichi Greci e Romani e diffusamente coltivato nel nostro Paese durante il Medioevo. Un tempo, i fagioli dall’occhio erano molto usati, era un classico dell'orto di campagna, ora, invece, abbandonati dalla grossa distribuzione, sono quasi scomparsi. Invece il loro uso sarebbe molto consigliato. Come tutti i suoi parenti stretti i fagioli dall'occhio sono ricchi di sali minerali, proteine e fibre utili per una dieta sana. Sicuramente hanno un gusto particolare che si differenzia da tutti gli altri fagioli.
In questo modo si può fare il baccalà ma anche il polpo, gli zerri, i datteri (cozze) ecc.
Il procedimento è molto antico, che risale addirittura ai Romani. La necessità era di conservare il pesce, facilmente deperibile, per alcuni giorni. Per altre preparazioni si aggiunge la cipolla (come le sarde in saór Veneziane), il prezzemolo ecc.
La mia personalizzazione è usare la pastella invece dell'infarinatura semplice. In questo modo si crea un contenitore che separa, in questo caso il baccalà, dalla marinatura, lasciando intatto il sapore e la morbidezza del baccalà che contrasta con l'acidità e il piccante della pastella che invece assorbe la marinata.
Con la scoperta delle Americhe sono stati introdotti nel nostro continente cibi come le patate, il mais, i fagioli...questo lo sanno tutti. Ma non tutti sanno che il Fagiolo dall'Occhio è l’unico fagiolo autoctono del Vecchio Mondo, Originario di Africa e Asia; conosciuto già dagli antichi Greci e Romani e diffusamente coltivato nel nostro Paese durante il Medioevo. Un tempo, i fagioli dall’occhio erano molto usati, era un classico dell'orto di campagna, ora, invece, abbandonati dalla grossa distribuzione, sono quasi scomparsi. Invece il loro uso sarebbe molto consigliato. Come tutti i suoi parenti stretti i fagioli dall'occhio sono ricchi di sali minerali, proteine e fibre utili per una dieta sana. Sicuramente hanno un gusto particolare che si differenzia da tutti gli altri fagioli.
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Preparazione
Fagioli
In acqua abbondante cuocere i fagioli secchi con uno spicchio d'aglio, per circa due ore e a fuoco basso. Salare al termine della cottura.
Tagliare la cipolla a fette sottili e schiacquare un minuto con acqua fredda. Se piace si può mescolare ai fagioli cruda, se no, mettere a scaldare in una casseruola un cucchiio di olio e poi la cipolla a stufare a fuoco vivo per alcuni minuti.
Tagliare la cipolla a fette sottili e schiacquare un minuto con acqua fredda. Se piace si può mescolare ai fagioli cruda, se no, mettere a scaldare in una casseruola un cucchiio di olio e poi la cipolla a stufare a fuoco vivo per alcuni minuti.
Baccalà
In una bacinella in grado di contenere anche il baccalà, stemperare 125 gr. di farina in acqua creando una pastella non troppo liquida. Dovrebbero bastare circa 150 ml d'acqua. Lasciar riposare per almeno 30 minuti. Non aggiungere sale.
Tagliare i filetti, già ammollati e sciacquati, in pezzi alti circa due dita. Con mezzo chilo di baccalà dovrebbero essere ottenuti circa quindici pezzi. Sgocciolarli bene, ed asciugarli con un panno carta. Inzuppare i pezzi di baccalà nella pastella facendo in modo che questa aderisca bene da ogni lato.
Scaldare l'olio in una padella alta o in una friggitrice; appena caldo, mettere i filetti a friggere 5 minuti per lato. Girare i pezzi una volta sola per non staccare la pastella che dovrà risultare croccante e il baccalà interno morbido. Togliere i pezzi di baccalà e metterli a sgocciolare dall'olio in un vassoio con la carta assorbente. Meglio se si usa la carta gialla.
Mettere il baccalà in una terrina o contenitore da frigo.
Marinata (pesto)
In un pentolino soffriggere l’aglio e il peperoncino tritati con l'olio EVO, poi versare l'aceto e il prezzemolo tritato, continuare a far bollire per circa cinque minuti.
Versare la marinata ancora calda sul baccalà. Lasciar raffreddare, coprire e mettere in frigo per almeno un giorno.
Abbinamento Vernaccia di San Gimignano, BollicineTagliare i filetti, già ammollati e sciacquati, in pezzi alti circa due dita. Con mezzo chilo di baccalà dovrebbero essere ottenuti circa quindici pezzi. Sgocciolarli bene, ed asciugarli con un panno carta. Inzuppare i pezzi di baccalà nella pastella facendo in modo che questa aderisca bene da ogni lato.
Scaldare l'olio in una padella alta o in una friggitrice; appena caldo, mettere i filetti a friggere 5 minuti per lato. Girare i pezzi una volta sola per non staccare la pastella che dovrà risultare croccante e il baccalà interno morbido. Togliere i pezzi di baccalà e metterli a sgocciolare dall'olio in un vassoio con la carta assorbente. Meglio se si usa la carta gialla.
Mettere il baccalà in una terrina o contenitore da frigo.
Marinata (pesto)
In un pentolino soffriggere l’aglio e il peperoncino tritati con l'olio EVO, poi versare l'aceto e il prezzemolo tritato, continuare a far bollire per circa cinque minuti.
Versare la marinata ancora calda sul baccalà. Lasciar raffreddare, coprire e mettere in frigo per almeno un giorno.
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