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"La cucina è una bricconcella; spesso e volentieri fa disperare, ma dà anche piacere, perché quelle volte che riuscite o avete superata una difficoltà, provate compiacimento e cantate vittoria...Ve l'offro dunque da semplice dilettante qual sono, sicuro di non ingannarvi, avendo provati e riprovati questi piatti da me medesimo… giungerete a farli bene e potrete anche migliorarli, imperocché io non presumo di aver toccato l'apice della perfezione." (Pellegrino Artusi)

Così l'Artusi introduceva il suo libro più di un secolo fa. Ed io, con le stesse parole e con la massima umiltà, introduco questo blog come ho fatto per il portale http://www.lenostrericette.it
Questo blog è la cronistoria degli avvenimenti in cucina e fuori miei, dei miei amici, di altri blogger... con lo scopo di diffondere conoscenze, scambiare opinioni, su una passione che abbiamo in comune. In questo caso la cucina, ovvero il mangiar bene e soprattutto sano...
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venerdì 27 febbraio 2015

Riso al nero con le Seppie

Questa è una ricetta della tradizione Toscana. In particolare questa proposta è quella tipica Livornese. Il nero è dato dalle sacche che le seppie usano per proteggersi dai predatori creando una cortina 'fumogena' nell'acqua e permettendo alle stesse di dileguarsi. Il nero colora molto è ha anche un sapore forte, quindi è importante l'equilibrio di questo ingrediente con il resto per una buona riuscita del piatto. Di questa ricetta in Toscana esistono diverse varianti, a Firenze, la tradizione è di aggiungere anche la bietola oppure farla in bianco e togliere il nero e aggiungere i piselli.
Praticamente questa è la ricetta classica pubblicata anche su lenostrericette.it, unica variante è che ho messo le seppie a pezzetti più grossi.

Il piatto è stato 'sporcato' per far risaltare meglio la doratura del fondo
Ingredienti x 4 persone
  • 250 Gr. Riso
  • 1 ½ lt. di fumetto o acqua
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • 500/600 gr. di seppie
  • 1 cipolla rossa piccola + 1 carota piccola
  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro + 1 peperoncino
  • ½ bicchiere di Olio extravergine
  • Parmigiano Grattugiato q.b.
Preparazione
Un ora prima della preparazione del riso preparare un fumetto leggero utilizzando un paio di piccoli pesci da minestra e un ciuffo di prezzemolo e tenere a fuoco moderato in modo che al momento di usarlo sia bollente. Schiumare se necessario.

Pulire le seppie togliendo la pelle, le interiora, gli occhi e il dente. Tenere da parte le vesciche con il nero.
Per quattro persone bastano due vesciche, dipende dalla grandezza delle seppie e da quanto nero hanno. Tagliare a pezzi o strisce più o meno piccoli a piacimento.
In una casseruola abbastanza larga versare l'olio e mettere a soffriggere per qualche minuto lo spicchio d'aglio intero, la cipolla e la carota tritate finemente e una punta di peperoncino a fuoco abbastanza vivo. Togliere l'aglio, mettere le seppie e un cucchiaio di concentrato di pomodoro diluito con un mestolo di fumetto, girare per non farle attaccare al tegame. Appena hanno preso colore versare un bicchiere di vino (lo stesso che sarà servito in tavola) e lasciare sfumare. Abbassare il fuoco al minimo e coprire in modo che le seppie non si asciughino e si attacchino al fondo, eventualmente aggiungere del fumetto. Lasciare cuocere per almeno 20 minuti.

Togliere le seppie con una schiumarola e metterle in una scodella lasciando il liquido nella casseruola. Riportare all’'ebollizione.
Buttare il riso nella casseruola e rosolare girando per un paio di minuti i modo che il riso prenda sapore e rilasci l'amido.
Rimettere le seppie e versare un ramaiolo di fumetto, sempre bollente. Appena il riso ha quasi assorbito il liquido girare e versare un altro ramaiolo di fumetto. Così fino alla cottura ultimata. Quando il riso è quasi pronto aggiungere il nero delle vesciche e girare.
Regolare il sale alla fine. Da quando si butta il riso la cottura dipende dal tipo di riso usato e sarà tra i 12 e 18 minuti.
Servire in tavola con parmigiano grattugiato a piacere.
Parmigiano a piacere
Abbinamento vino consigliato Vernaccia di San Gimignano

Nota
Il riso deve essere consumato con la forchetta ma non deve essere troppo secco. Il giusto equilibrio dell'olio con il concentrato di pomodoro ed il nero si vede dalle tracce “dorate” che rimangono nel piatto. Tengo a precisare che anche se si eccede come in questo caso non si carica troppo il gusto essendo il nero è dato dalle vesciche delle seppie e non da quello che si trova in commercio in bustine che è molto più forte.

Pappa al Pomodoro Rivoluzionata

Sono sempre solidale alle ricette originali e sono della filosofia che se in una ricetta cambiamo troppi ingredienti allora dovremmo anche cambiare nome.
Questa è una ricetta della Pappa al Pomodoro dove la maggior parte degli ingredienti seguono la tradizione ma dissociati e invertiti nell'ordine. Il parmigiano invece di stare sopra la pappa funge in questo caso da contenitore.
Il pomodoro è presente ovunque ma una parte è separata per esaltarne il sapore data la maggiore concentrazione.



Ingredienti di primissima qualità
La scelta degli ingredienti visto anche che non sono molti è la cosa più importante per la riuscita del piatto. In questo caso ho usato il pane di farina di Grano Antico Verna (vedi post precedenti) raffermo da cinque giorni. Tra l'altro ancora buono da mangiare. Con parte della crosta, il giorno precedente, ho fatto il pangrattato che ho messo in un sacchetto con le erbe.  Come pomodoro la Passata Bio Le Salse del Cuore dell'azienda Mediterranea Belfiore di Cecina (li)
L'etichetta indice di qualità 
PAPPA AL POMODORO

Ingredienti per 4 porzioni
  • 700 gr. di passata          
  • ½ bicchiere d'olio extravergine d'oliva
  • 400 gr. di pane di campagna raffermo
  • ½ Litro di brodo vegetale o acqua
  • 150 gr. di Parmigiano
  • una cipolla
  • 2 o 3 spicchi d'aglio, qualche foglia di basilico, nepitella e origano
  • Pan grattato aromatizzato con le erbe
Preparazione
La preparazione della pappa è una variante della versione senese chiamata maritata.
Prima in una casseruola far imbiondire uno spicchio d'aglio e poi mettere a stufare la cipolla, dopo qualche minuto versare la passata. Far ritirare il sugo per circa 10 minuti.
Tagliare il pane prima a fette e poi a pezzetti. In una casseruola far imbiondire nell'olio due spicchi di aglio, quindi versare il pane e far tostare appena,
Versare una parte della passata e il brodo. L'altra parte della passata farla ritirare ancora fino alla consistenza giusta per poi metterla come fondo sul piatto.
Cuocere a fuoco basso, mescolando per non far attaccare, fino a quando la pappa non sia divenuta morbida e omogenea.
Se necessario aggiungere brodo o acqua. Infine salare, ma poco perché i cannoli saranno già salati come la salsa.
La sequenza della preparazione della pappa

Appena pronta la pappa lasciarla riposare pe alcuni minuti. Quando la temperatura é giusta riempire una sac a' poche e farcire i cannoli.
Impiattare mettendo la salsa sul piatto i cannoli sopra e decorare con le foglie di nepitella, basilico e il pan grattato aromatizzato alle erbe.
Macchiettine di olio evo
Spolverata finale di pangrattato alle erbe aromatiche

Procedimento per fare i cannoli di parmigiano

La sequenza della costruzione dei cannoli
Sopra un piatto mettere la carta da forno, due cucchiai di parmigiano e e mettere in forno a microonde per 50-60 secondi al massimo. Ovviamente fare delle prove perchè i forni non sono tutti uguali e cinque secondi fanno la differenza. Appena uscito piegare con le mani o aiutandosi con una forma. Se si aggiunge anche il pangrattato diminuire il tempo di cottura perché il pangrattato carbonizza subito. Se si vuol ottenere la parte ruvida verso l'esterno usare un altro pezzo di carta forno, ultima foto nella sequenza.

Il cannolo pronto per essere riempito
Questa ricetta è stata pensata per partecipare al contest organizzato dalla Mediterranea Belfiore in collaborazione con Poveri ma belli e buoni


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